“Non serve che a voi, gentili ascoltatrici, io faccia presente la
singolare ubicazione di questa antica costruzione, che posta in cima al colle
che ha dato il titolo di “colle pizzuto” alla contrada, si presenta in
posizione eminente sia per chi scenda venendo da Frascati, sia per chi risalga
la grande curva della Tuscolana venendo da Roma. Voi stesse l’avrete per più volte notato. Essa è direi
in posizione quasi sfacciata e col suo aspetto di vecchio casale non lascia
davvero supporre che qui si conservino i pregiati affreschi di questa sala.
Ma è proprio l’aperta posizione di questo colle ameno che consigliò sia
nell’antichità la costruzione di antiche ville, sia in tempi a noi più vicini
uno straniero ad elevare questo casino, il fiammingo Pietro Pescatore cittadino
e mercante di Anversa.
Il nome di Villa Pescatore figura in tal modo nelle antiche piante
corografiche di questa città ed è accolto nelle sue guide”.
Così inizia il manoscritto della
conferenza sulla storia della villa e delle pitture di Villa Apollonj che
Ettore Apolloni ha scritto e personalmente letto nel 1975 ricevendo le Signore
del Circolo Femminile di Amicizia Europea ritrovato da pochi mesi nell’archivio
di famiglia.
Martedì 8 ottobre 2013 alle ore 16,00 presso la sala
degli affreschi di Villa Apollonj l’Associazione Culturale Ettore Apollonj ha ricevuto
le gentili socie del Circolo Femminile di Amicizia Europea di Frascati per
ricordare l’evento.
In tale occasione i Presidenti
delle due Associazioni Prof.ssa Carla Giorgetti e Prof. Marcello Teodonio hanno
ricordato con affetto e commozione la figura di Ettore Apollonj, raccontando
aneddoti ed esperienze personali dei loro incontri con lui, ricordando la sua
passione per l’arte e la sua grande apertura ai giovani che amava capire e
istruire nella cultura e nella vita.
Il Prof. Teodonio ha quindi
riproposto agli intervenuti la conferenza sulla storia della villa e degli
affreschi e ha illustrato le pitture seguendo quanto scritto all’epoca e fornendo
anche nuove proposte di studio sulla vita dei pittori fiamminghi che vi
lavorarono.
Concludiamo riportando le parole di
chiusura della conferenza:
“Dirò soltanto, o gentili
ascoltatrici, che non voglio più a lungo tediarvi; e che nel grande solco
aperto dall’arte del ‘600 in questo ameno Castello Romano di Frascati, dopo le vertiginose aperture del Padre Pozzo
nella Chiesa del Gesù, e dopo le parlanti pitture del Ghezzi a Villa
Falconieri, queste pitture effigiate nella volta della sala del Pescatore,
rappresentano forse la più originale e significativa espressione”.