Villa Apollonj

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domenica 13 ottobre 2013

Un ricordo di Ettore Apollonj - Martedì 8 ottobre 2013



“Non serve che a voi, gentili ascoltatrici, io faccia presente la singolare ubicazione di questa antica costruzione, che posta in cima al colle che ha dato il titolo di “colle pizzuto” alla contrada, si presenta in posizione eminente sia per chi scenda venendo da Frascati, sia per chi risalga la grande curva della Tuscolana venendo da Roma. Voi stesse  l’avrete per più volte notato. Essa è direi in posizione quasi sfacciata e col suo aspetto di vecchio casale non lascia davvero supporre che qui si conservino i pregiati affreschi di questa sala.
Ma è proprio l’aperta posizione di questo colle ameno che consigliò sia nell’antichità la costruzione di antiche ville, sia in tempi a noi più vicini uno straniero ad elevare questo casino, il fiammingo Pietro Pescatore cittadino e mercante di Anversa.
Il nome di Villa Pescatore figura in tal modo nelle antiche piante corografiche di questa città ed è accolto nelle sue guide”.

Così inizia il manoscritto della conferenza sulla storia della villa e delle pitture di Villa Apollonj che Ettore Apolloni ha scritto e personalmente letto nel 1975 ricevendo le Signore del Circolo Femminile di Amicizia Europea ritrovato da pochi mesi nell’archivio di famiglia.
Martedì  8 ottobre 2013 alle ore 16,00 presso la sala degli affreschi di Villa Apollonj l’Associazione Culturale Ettore Apollonj ha ricevuto le gentili socie del Circolo Femminile di Amicizia Europea di Frascati per ricordare l’evento.
In tale occasione i Presidenti delle due Associazioni Prof.ssa Carla Giorgetti e Prof. Marcello Teodonio hanno ricordato con affetto e commozione la figura di Ettore Apollonj, raccontando aneddoti ed esperienze personali dei loro incontri con lui, ricordando la sua passione per l’arte e la sua grande apertura ai giovani che amava capire e istruire nella cultura e nella vita.
Il Prof. Teodonio ha quindi riproposto agli intervenuti la conferenza sulla storia della villa e degli affreschi e ha illustrato le pitture seguendo quanto scritto all’epoca e fornendo anche nuove proposte di studio sulla vita dei pittori fiamminghi che vi lavorarono.

Concludiamo riportando le parole di chiusura della conferenza:
“Dirò soltanto, o gentili ascoltatrici, che non voglio più a lungo tediarvi; e che nel grande solco aperto dall’arte del ‘600 in questo ameno Castello Romano di Frascati,  dopo le vertiginose aperture del Padre Pozzo nella Chiesa del Gesù, e dopo le parlanti pitture del Ghezzi a Villa Falconieri, queste pitture effigiate nella volta della sala del Pescatore, rappresentano forse la più originale e significativa espressione”.

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